Scegli di donare!

Impegno, sensibilizzazione, iniziative e coinvolgimento. Sono solo alcuni degli aspetti che consentono, oltre all’expertise, al Piemonte di qualificarsi come la capitale dei trapianti, molto attiva anche sul fronte della comunicazione al cittadino, alle istituzioni, al territorio. Tutte chiamate a partecipare, a esprimere la volontà alla donazione. In questa azione sono scese in campo nella regione le “reti territoriali” – nello specifico 31 coordinamenti ospedalieri del Piemonte (dai più grandi, come Le Molinette di Torino o L’Ospedale Maggiore di Novara, ai più piccoli ma ugualmente fondamentali per il mondo delle donazioni) esposto e distribuito materiale informativo per pazienti, accompagnatori e cittadini in generale incentrato sull’importanza di dichiararsi all’atto del rinnovo della carta di identità. Una campagna di sensibilizzazione che invita il cittadino a informarsi, decidere e firmare. «Sono messaggi condivisi a livello nazionale – spiega Raffaele Potenza, medico del Coordinamento Regionale delle Donazioni e dei Prelievi di Organi e Tessuti di Regione Piemonte – che sottolineano un obiettivo comune che abbraccia l’intero territorio: fare cultura alla donazione. Abbiamo inoltre coinvolto in questa azione di sensibilizzazione la “rete” dei comuni, a seguito del Decreto del fare del 2013, mentre la Nazione ha favorito il coinvolgimento dei Sindaci che, con strumenti dedicati, hanno potuto testimoniare la propria posizione favorevole alla donazione e invitare il cittadino a fare la stessa scelta all’atto del rinnovo del documento di identità. Infine in regione Valle d’Aosta abbiamo lavorato al fianco del CELVA, omologo dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani in tutto il resto di Italia), che è riuscita a coinvolgere tutti i 72 Comuni territoriali. Il nostro obiettivo è mantenere e migliorare sempre più l’alleanza sul territorio, cercando di coltivare l’idea di Paese, dove tutto funziona bene se si mettono insieme varie competenze e realtà: la medicina dei trapianti ne è un emblema. Non potremmo esistere se mancasse l’autista che trasferisce l’organo dalla sede del prelievo alla sede del trapianto, se non potessimo contare sulle forze dell’ordine per agevolare gli spostamenti su ruota o dell’aeronautica per il trasporto su ala, se non ci fossero i chirurghi abili nelle tecniche trapiantologiche e soprattutto se un cittadino, un giorno, in silenzio non decidesse di esprimere il suo sì alla donazione». Un particolare grazie va anche agli operatori anagrafe, che all’atto del rinnovo della carta di identità offrono ai cittadini l’opportunità di dichiarare la propria posizione rispetto la donazione degli organi. «Solo nel 2021 – conclude Potenza – in Piemonte si sono registrate 22 donazioni pari al 15% del totale, avvenute grazie al lavoro degli operatori anagrafe. Cittadini che avrebbero potuto non esserlo in quanto, in alcuni casi la famiglia avrebbe espresso un parere negativo». Infine, ma non ultimo, un riconoscimento va anche a Federfarma e all’Ordine Farmacisti di Torino che hanno divulgato il materiale attraverso il circuito della farmacia. Tante piccole gocce che piano piano capillarizzano nella coscienza della popolazione instillando la volontà alla donazione.