Donazioni e trapianti: un 2024 da record per la rete italiana
Il 2024 è stato un anno straordinario per la rete trapiantologica italiana, che ha raggiunto risultati senza precedenti sia per le donazioni di organi che per quelle di cellule staminali emopoietiche. Durante un evento istituzionale, il Ministro della Salute Orazio Schillaci e il direttore del Centro Nazionale Trapianti Giuseppe Feltrin hanno presentato i dati, evidenziando l’importanza di un sistema in costante crescita e miglioramento.
Numeri senza precedenti per le donazioni e i trapianti
Nel 2024 sono state registrate 2.110 donazioni di organi effettive (+2,7% rispetto al 2023) su un totale di 3.192 segnalazioni (+3,2%), che hanno permesso di effettuare 4.692 trapianti, con un incremento del 5,1% rispetto all’anno precedente. Il tasso nazionale di donazione è salito a 30,2 donatori per milione di persone (pmp), superando per la prima volta quota 30 e posizionando l’Italia tra i paesi leader in Europa.
Tra gli organi trapiantati, il cuore (+13%) e il rene (+6,6%) hanno registrato le crescite più rilevanti. In totale, i trapianti di rene sono stati 2.393 (+149 rispetto al 2023), mentre quelli di cuore hanno raggiunto quota 418. Anche i trapianti di fegato hanno segnato un lieve aumento (+1,8%), mentre i trapianti di polmone hanno subito un leggero calo (174 contro 188 nel 2023).
Crescita esponenziale delle donazioni a cuore fermo
Un contributo significativo al miglioramento complessivo è arrivato dalle donazioni a cuore fermo (DCD, Donation After Cardiac Death), aumentate del 29,4% rispetto all’anno precedente. Queste donazioni hanno rappresentato il 13,2% del totale dei trapianti effettuati nel 2024, un dato che evidenzia il progresso tecnologico e organizzativo della rete trapiantologica italiana. I centri ospedalieri attivi in questa tipologia di donazione sono passati da 72 a 85, dimostrando una crescente capacità di risposta del sistema sanitario.
Donazioni di cellule staminali emopoietiche: un altro record
Il 2024 ha visto un incremento anche nelle donazioni e nei trapianti di cellule staminali emopoietiche. Le donazioni hanno raggiunto quota 410 (+2,8%), mentre i trapianti da donatori non consanguinei sono stati 1.095, il numero più alto mai registrato. Inoltre, il registro IBMDR ha superato per la prima volta il mezzo milione di donatori attivi, grazie all’iscrizione di 32.184 nuovi potenziali donatori tra i 18 e i 35 anni.
Sfide ancora aperte: le opposizioni alla donazione
Nonostante i risultati eccezionali, il 2024 ha evidenziato la persistenza di un problema cruciale: i tassi di opposizione alla donazione. Nelle rianimazioni, il tasso è sceso al 29,3% (rispetto al 30,3% del 2023), ma il numero di opposizioni espresse al momento del rilascio della carta d’identità elettronica è aumentato. Solo il 63,7% delle dichiarazioni di volontà raccolte nel 2024 ha registrato un consenso alla donazione, rispetto al 68,5% dell’anno precedente.
Per affrontare questa sfida, il Ministero della Salute e il Centro Nazionale Trapianti hanno pianificato nuove campagne di sensibilizzazione, con un focus sui giovani e sugli over 60, le categorie che mostrano la minore propensione alla donazione.
La strada verso il futuro
Il successo del 2024 dimostra la forza del sistema trapiantologico italiano, che continua a crescere grazie all’impegno di operatori sanitari, donatori e famiglie. Tuttavia, c’è ancora molto da fare per ridurre le opposizioni alla donazione e garantire che un numero sempre maggiore di vite possa essere salvato.
La Fondazione DOT si impegna a sostenere questa rete attraverso iniziative innovative e campagne di sensibilizzazione, promuovendo la cultura della donazione come atto di solidarietà e speranza.