Trapianti in Italia: record di donazioni
A Milano il confronto tra gli specialisti nel Congresso della Società Italiana dei Trapianti d’Organo e di Tessuti
Milano, 21/23 settembre 2025. Il quadro che emerge dagli interventi che saranno presentati al Congresso della Società Italiana dei Trapianti d’Organo e di Tessuti restituisce un sistema dei trapianti in crescita per numeri e qualità. Le analisi diffuse in occasione dell’evento registrano un record di donazioni in Italia , segnale che conferma l’efficacia della rete nazionale e la maturità organizzativa del settore.
Secondo i dati richiamati dagli esperti, l’Italia è oggi tra i Paesi europei di vertice per tasso di donatori, collocandosi seconda in Europa dopo la Spagna, mostrando performance particolarmente positive rispetto al recente passato.
Nel confronto internazionale sono stati evidenziati alcuni fattori organizzativi che incidono sull’efficienza. Tra questi, la donazione a cuore fermo (DCD): in Italia l’osservazione post arresto cardiaco prevista prima del prelievo è più prolungata rispetto a quanto avviene mediamente in Europa, con potenziali effetti sul numero di organi effettivamente disponibili da questo canale. È un punto di attenzione su cui la comunità clinica continua a confrontarsi in chiave di miglioramento.
Parallelamente, si consolidano innovazioni cliniche e tecnologiche che aumentano sicurezza e accesso: tra queste viene segnalata la perfusione d’organo ex vivo, impiegata per ottimizzare la valutazione e la conservazione degli organi, con l’obiettivo di ampliare i criteri di idoneità e migliorare gli esiti.
Nel loro insieme, i messaggi emersi dal congresso sottolineano tre priorità di lavoro condivise dalla rete trapiantologica:
- Mantenere alta la propensione alla donazione, valorizzando il ruolo dell’informazione corretta e dei percorsi di consenso;
- Diffondere tecnologie e pratiche (come la perfusione ex vivo) che permettono di utilizzare in sicurezza un numero maggiore di organi.
Il congresso di Milano rappresenta dunque un momento di convergenza tra clinica, organizzazione e innovazione, mettendo in relazione i risultati conseguiti con gli ambiti in cui è necessario accelerare. La fotografia che ne deriva è quella di un sistema solido, capace di incrementare l’attività e ridurre l’attesa, ma anche di individuare con chiarezza le aree su cui intervenire per portare benefici concreti a un numero crescente di pazienti.
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