Trapianti 2024 in Piemonte e Valle d’Aosta: la rete conferma livelli d’eccellenza

Il Resoconto 2024 del Centro Regionale Trapianti (CRT) di Piemonte e Valle d’Aosta certifica un anno solido per donazioni e trapianti, con indicatori che confermano la qualità e la capacità di risposta dell’intera rete. Il documento, presentato dalla Struttura Complessa CRT e dal Coordinamento Regionale Donazioni e Prelievi (CRP), restituisce il quadro di un sistema che continua a crescere e a innovare, pur in presenza di alcune criticità organizzative note.

Donazioni: volumi alti e performance sopra la media nazionale

Nel 2024 i donatori utilizzati sono stati 171, pari a 39,1 per milione di popolazione (pmp): è il secondo miglior risultato di sempre per la macroregione. I donatori segnalati sono 66,8 pmp, con opposizioni in Terapia Intensiva al 29%, un valore sovrapponibile alla media nazionale. Oltre la metà dei donatori ha più di 60 anni e circa un quinto supera i 75, con cause di morte prevalentemente vascolari.

Prosegue inoltre l’espansione del programma DCD (donazione a cuore fermo): 39 segnalazioni, 28 donatori utilizzati e 80 organi trapiantati, con prelievi realizzati nelle sedi abilitate e una collaborazione crescente dei coordinamenti ospedalieri che trasferiscono i potenziali donatori verso i centri idonei. In Piemonte, il DCD è attivo dal 2015 e mostra un trend in chiara crescita.

Trapianti: 496 interventi, primati confermati per i centri torinesi

Nel 2024 sono stati trapiantati 496 pazienti con 536 organi (in lieve flessione sui record 2023 ma su livelli d’eccellenza). Spicca il primato dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, prima in Italia per numero complessivo di trapianti: 440 interventi alle Molinette e 9 al Regina Margherita. A Torino si confermano anche i primi posti nazionali del Centro Trapianto di Fegato (179 trapianti/anno) e del Centro Trapianti di Rene (215 trapianti/anno).

Nel dettaglio organo-specifico, i trapianti eseguiti sono stati: 262 reni (di cui 15 da vivente), 175 fegati, 31 cuori e 22 polmoni. Si registrano inoltre trapianti combinati (tra cui rene-pancreas, rene-fegato e cuore-fegato), a testimonianza della capacità dei centri di affrontare casistiche complesse e di utilizzare anche organi in passato ritenuti non idonei.

Liste d’attesa e flussi interregionali

Al 31 dicembre 2024 risultano 211 pazienti in lista attiva per rene, 41 per fegato, 79 per cuore e 44 per polmone. Si mantiene significativo l’apporto della rete piemontese a livello nazionale: fra i pazienti trapiantati nei centri regionali, una quota rilevante proviene da altre regioni (75% per il polmone, 33% per il fegato, 29% per il rene e 27% per il cuore). L’operatività h24/365 del CRTo (la centrale operativa del CRT) ha gestito quasi 2.000 offerte in ingresso e 333 offerte in uscita, con 102 trapianti realizzati grazie ad organi provenienti da altre regioni e 82 trapianti resi possibili da organi offerti dal Piemonte-VdA al resto del Paese.

Tessuti e cellule: attività ampia e multidisciplinare

Le Banche dei Tessuti confermano un contributo decisivo. La Banca delle Cornee registra un +8% rispetto al 2023 con 702 trapianti, mentre per i tessuti muscolo-scheletrici e la cute si osserva un calo temporaneo dovuto a revisioni organizzative dell’equipe di prelievo, già oggetto di soluzioni che consentiranno la piena ripresa nel 2025. La Banca delle Membrane Amniotiche incrementa le distribuzioni (171 patch, +30%), estendendo gli impieghi anche a chirurgia orale e plastica.

Molto positiva la dinamica delle cellule staminali emopoietiche (CSE): 161 trapianti allogenici e 206 autologhi nei centri di Torino, Alessandria, Cuneo e Novara; i donatori piemontesi attivi superano le 60.000 unità, con 741 donazioni complessive a favore di pazienti in Italia e nel mondo dall’inizio del programma. La Banca del sangue placentare ha raccolto 653 unità nel 2024 (12 idonee alla conservazione).

Qualità, sicurezza e cultura della donazione

Il CRT, in raccordo con il CRP, mantiene un presidio costante su gestione di eventi e reazioni avverse: negli ultimi dieci anni sono stati rilevati e chiusi numerosi Eventi Avversi con azioni correttive e preventive, senza evidenza di Reazioni Avverse. Sul fronte della sensibilizzazione, proseguono campagne multicanale, attività nelle scuole (oltre 3.000 studenti coinvolti), formazione degli operatori di anagrafe e la diffusione capillare degli sportelli per la manifestazione di volontà. A fine 2024 risultano tutti i Comuni del Piemonte attivati per la registrazione della scelta in sede CIE.

Le persone dietro i numeri

Il report porta la firma di Federico Genzano Besso, che nella presentazione sottolinea i risultati clinici e la qualità di vita dei riceventi come misura del valore della rete, e della dott.ssa Anna Guermani, che richiama l’attenzione su tre priorità: contrasto alle opposizioni (anche con corretta informazione al momento del rinnovo CIE), personale dedicato al procurement in tutte le aziende e valorizzazione economico-organizzativa degli ospedali sede di donazione e delle tecnologie di perfusione. Entrambi rivolgono uno specifico ringraziamento ai donatori e alle famiglie, ai coordinamenti ospedalieri e alla funzionaria regionale Maria Maspoli per il supporto offerto nel tempo.

Fonte: https://www.trapiantipiemonte.it/wp-content/uploads/2025/10/ReportCRT_2024.pdf