La Mole Antonelliana si illumina di rosso: un gesto per celebrare la Giornata Nazionale della Donazione e dei Trapianti

La Mole Antonelliana si illumina di rosso: un gesto per celebrare la Giornata Nazionale della Donazione e dei Trapianti

In occasione della Giornata Nazionale per la Donazione e il Trapianto di Organi e Tessuti, Fondazione DOT ha voluto accendere una luce simbolica e potente: nella serata dell’11 aprile 2025, la Mole Antonelliana di Torino si è illuminata di rosso, diventando un faro di consapevolezza, speranza e vita.

Un segnale visibile per una scelta invisibile, ma fondamentale

Ogni giorno in Italia, migliaia di persone convivono con l’attesa. Un’attesa lunga, incerta, spesso estenuante: quella di un trapianto.
Secondo i dati ufficiali, sono oltre 8.000 le persone in lista per ricevere un organo o un tessuto che possa restituire loro salute, autonomia e futuro.

In questo contesto, la Giornata Nazionale – istituita dal Ministero della Salute e promossa dal Centro Nazionale Trapianti – rappresenta un momento cruciale per informare i cittadini, promuovere la cultura del “sì” alla donazione, e rafforzare il sostegno alla ricerca scientifica nel campo dei trapianti.

Fondazione DOT: una luce sulla ricerca

Attraverso l’illuminazione della Mole Antonelliana, Fondazione DOT ha voluto ricordare quanto sia importante parlare di donazione. Ma non solo: ha voluto anche raccogliere fondi per sostenere la ricerca, affinché le tecnologie, le competenze e le possibilità di trapianto possano crescere, diventare più accessibili e salvare ancora più vite.

Ecco perché, fino al 13 aprile, è possibile donare attraverso la piattaforma solidale 1 Caffè, contribuendo concretamente al futuro della ricerca.

Un semplice “sì” può salvare una vita. Una piccola donazione può cambiare molte storie.

Unisciti a noi

Il gesto simbolico di colorare di rosso la Mole è un invito rivolto a tutti: cittadini, istituzioni, aziende, professionisti della salute.
È un appello a diventare parte attiva del cambiamento, scegliendo di sostenere la donazione come scelta consapevole, solidale e scientificamente fondamentale.

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GIORNATA NAZIONALE DELLA DONAZIONE E TRAPIANTO 2025: FONDAZIONE DOT PROMUOVE LA RICERCA IN ARRIVO L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE CHE RIVOLUZIONA I TRAPIANTI AL POLITECNICO DI TORINO PARTE UN PROGETTO INNOVATIVO PROMOSSO DA FONDAZIONE DOT: ENTRO 3 ANNI UNO STRUMENTO CONCRETO AI BASED PER SALVARE PIÙ VITE

In arrivo l’intelligenza artificiale che rivoluziona i trapianti

GIORNATA NAZIONALE DELLA DONAZIONE E TRAPIANTO 2025

FONDAZIONE DOT PROMUOVE LA RICERCA

IN ARRIVO L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE CHE RIVOLUZIONA I TRAPIANTI AL POLITECNICO DI TORINO PARTE UN PROGETTO INNOVATIVO PROMOSSO DA FONDAZIONE DOT

ENTRO 3 ANNI UNO STRUMENTO CONCRETO AI BASED PER SALVARE PIÙ VITE

LA RICERCA COINVOLGE PER LA PRIMA VOLTA INGEGNERI ESPERTI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE INSIEME AI MEDICI DELLA CITTÀ DELLA SALUTE DI TORINO, CITTÀ CHE SI CONFERMA CAPITALE DEI TRAPIANTI IN ITALIA

 

Torino, 9 aprile 2025 – È stato presentato oggi a Torino il primo progetto di ricerca italiano che promette di trasformare concretamente il mondo dei trapianti grazie all’intelligenza artificiale. L’obiettivo è costruire uno strumento basato sull’AI (artificial intelligence) che consenta ai medici di lavorare in maniera sempre più veloce, precisa ed efficiente nei trapianti di organi, e di salvare ancora più vite.

Identificare nei tempi più rapidi e con la massima precisione possibile la compatibilità fra un organo e chi ha bisogno di trapianto (il cosiddetto matching donatore-ricevente), consentire la conservazione ottimale di un organo da trapiantare, avere personale altamente formato per gestire la filiera dalla donazione al trapianto in maniera sempre più puntuale e veloce. Questi sono aspetti cruciali per chi è in attesa di un trapianto, e richiedono competenze e strumenti sulle quali l’Italia e Torino sono già centri di eccellenza, ma che oggi possono essere ulteriormente perfezionati grazie all’intelligenza artificiale.

È proprio in questi ambiti che lavora il progetto promosso da Fondazione Donazione Organi e Trapianti (DOT) onlus e avviato dal Politecnico di Torino, che è stato illustrato oggi in vista della Giornata Nazionale dedicata alla donazione e al trapianto di organi, prevista per l’11 aprile. Con l’iniziativa, la Fondazione DOT dimostra ancora una volta il suo impegno nel sostenere la ricerca per migliorare concretamente la vita delle persone, investendo nell’innovazione e nel futuro della medicina.

“Il campo della trapiantologia sta vivendo una fase cruciale grazie all’intelligenza artificiale – afferma Mauro Rinaldi, Presidente di Fondazione DOT e Direttore Centro Trapianti di Cuore e Polmone delle Molinette, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino –. Fino a pochi anni fa si operava secondo standard rimasti invariati per cinquant’anni, in termini di valutazione del paziente e dell’organo, per il matching fra donatore e ricevente, per il trasporto dell’organo e la diagnosi del rischio di rigetto. Ora tutto sta cambiando con grande velocità anche in medicina, e alla base di questo boom tecnologico c’è proprio l’AI: basti pensare che già oggi una voce registrata può essere utilizzata per diagnosticare uno scompenso cardiaco analizzando con l’AI una quantità enorme di parametri complessi a una velocità elevatissima. I risvolti etici di tale sviluppo sono di grandissima importanza, così come il problema della sostenibilità: queste tecnologie sono molto costose sia in termini economici che energetici, quindi vanno utilizzate con grande cautela. Ma la strada per il futuro è in larga parte già tracciata”.

L’incontro per la presentazione del progetto si è tenuto a Torino nel Villino Caprifoglio, sede dell’organizzazione non profit 1 Caffè Onlus fondata dall’attore Luca Argentero. L’associazione sarà partner di Fondazione DOT per una campagna di raccolta fondi in occasione della Giornata nazionale per le donazioni e i trapianti di organi e tessuti.

AI PER I TRAPIANTI: IL PROGETTO DEL POLITECNICO DI TORINO

Il nuovo progetto multidisciplinare promosso da Fondazione DOT è guidato dalla professoressa Cristina Bignardi, consigliera della Fondazione e Professoressa Ordinaria del Politecnico di Torino. Il progetto sfrutta l’eccellenza del sistema sanitario piemontese e l’esperienza del Politecnico di Torino per creare soluzioni tecnologiche applicabili a livello globale. Il primo passo concreto di questa iniziativa è stato l’apertura di una posizione nel corso di dottorato interateneo in Bioingegneria e Scienze medico-Chirurgiche, interamente dedicato al progetto.

La ricerca combina competenze mediche e bioingegneristiche per sviluppare modelli predittivi e strumenti avanzati basati sull’intelligenza artificiale. Tre le aree chiave di intervento:

  • matching donatore-ricevente, uno degli aspetti più critici nei trapianti di organi. Tradizionalmente, la ricerca del donatore più compatibile con il ricevente si basa su fattori come il gruppo sanguigno, la compatibilità tissutale e l’urgenza clinica. Con l’aiuto dell’AI, è possibile analizzare un numero molto maggiore di variabili, tra cui parametri genetici complessi e dati storici sulle risposte del corpo ai trapianti precedenti. Attraverso il confronto istantaneo tra i dati di potenziali riceventi e le caratteristiche dell’organo disponibile, un sistema basato su AI può aiutare i medici a determinare il miglior candidato in tempi rapidissimi, riducendo il rischio che un organo vada perso e aumentando le possibilità di successo del trapianto;
  • miglioramento delle tecniche di conservazione e trasporto degli organi: grazie all’intelligenza artificiale, il progetto punta ad ottimizzare le procedure di perfusione e monitoraggio e minimizzare i tempi di attesa;
  • formazione e ricerca: l’uso dell’AI richiede anche una formazione specifica e nuove competenze. Una parte della ricerca del Politecnico è dedicata a creare moduli e strumenti di formazione per medici e ingegneri, necessari per affrontare le sfide future del settore.

Marco Deriu, Professore Ordinario del Politecnico di Torino esperto in biomeccanica e tutor del progetto, sottolinea:

“Questo progetto è un passo avanti nell’uso dei dati e delle simulazioni, necessari non solo per il trapianto stesso ma per tutto il processo decisionale che porta all’intervento. Creare strumenti concreti, come i gemelli digitali degli organi, è uno degli obiettivi a cui lavoriamo in questo senso: queste versioni virtuali degli organi, create grazie alla ricostruzione e all’analisi di tantissime variabili, consentono di riconoscere informazioni fondamentali che all’occhio umano e agli strumenti attualmente in uso potrebbero sfuggire. Questo lavoro non serve solo a migliorare i trapianti oggi, ma anche a creare un’eredità di conoscenze per il futuro”.

Alexandra Tsipourakis è la giovane ricercatrice dedicata al progetto grazie alla borsa di dottorato supportata da Fondazione DOT.

“Ho sempre desiderato usare le mie competenze per migliorare la vita delle persone, e questo progetto rappresenta l’occasione perfetta per farlo – commenta Tsipourakis, che ha un background in ingegneria elettronica e informatica e una forte motivazione ad applicare la tecnologia al settore sanitario -. Sono entusiasta di far parte di un team così innovativo, che mette insieme ingegneri e medici per creare soluzioni concrete a vantaggio dei pazienti in attesa di un trapianto”.

MEDICINA E AI, UNA COMBINAZIONE VINCENTE

L’integrazione dell’intelligenza artificiale nei trapianti rappresenta solo uno degli esempi di come questa tecnologia possa trasformare il settore della medicina. Il primo ambito in cui l’AI sta trovando rapidamente applicazione è la radiologia, seguita dalla cardiologia, sia nelle fasi di diagnosi e prognosi che per la pianificazione degli interventi. C’è poi tutto il settore della chirurgia robotica implementata con AI: oggi sono pochissimi gli interventi eseguiti in Italia con questa metodologia, limitatamente ad urologia e chirurgia generale e non in completa autonomia, ma il futuro potrebbe essere molto diverso.

Con il continuo progresso dell’AI e l’accesso a quantità sempre maggiori di dati clinici, infatti, possiamo aspettarci miglioramenti ancora più significativi, come strumenti di diagnosi precoce ancora più precisi e sistemi di assistenza decisionale basati su AI che aiuteranno i medici nella scelta delle migliori terapie personalizzate. Sebbene l’AI non possa sostituire l’esperienza e la competenza dei professionisti della salute, il suo supporto diventerà sempre più indispensabile per garantire cure più efficaci e tempestive ai pazienti che ne hanno bisogno.

“L’AI sta rivoluzionando in maniera enorme la medicina, utilizzando principalmente l’approccio secondo la logica delle reti neurali, quindi replicando meccanismi simili a quelli del cervello umano – spiega Gaetano De Ferrari, Direttore della Cardiologia dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, e Professore Ordinario di Cardiologia dell’Università di Torino, Dipartimento di Scienze Mediche –. L’AI elabora big data non solo di tipo medico, come i risultati delle analisi del sangue, l’altezza e il peso del paziente, ma anche dati genetici e immunologici, e soprattutto è in grado di interpretare grafici o immagini complesse come TAC e radiografie. L’intelligenza artificiale diventa così un vero e proprio assistente del medico, la migliore second opinion disponibile. L’Italia purtroppo è indietro in questo ambito, sia dal punto di vista dell’applicazione che della formazione. Ma le cose stanno cambiando: da pochi giorni è partito il primo master italiano in presenza rivolto ai medici sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, master che conduciamo noi all’Università di Torino in Molinette”.

L’applicazione dell’AI alla medicina dei trapianti è anch’essa un’innovazione recente, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Passi avanti sono stati fatti per cercare di minimizzare uno dei problemi più grandi del post-intervento, quello del rigetto dell’organo da parte del sistema immunitario del paziente. Utilizzando modelli predittivi basati su enormi banche dati mediche, infatti, gli algoritmi generati dall’AI possono segnalare in anticipo i pazienti a rischio di rigetto. In questo modo, i medici possono intervenire prima che il problema si manifesti seriamente, regolando le terapie immunosoppressive o adottando altre strategie per proteggere l’organo trapiantato.

IL NODO DELLE TEMATICHE ETICHE E LEGALI

L’uso dei dati sensibili e la privacy sono aspetti di grande rilevanza nel contesto dell’intelligenza artificiale applicata ai trapianti di organi e alla medicina in generale. Una ricerca che si basa sull’analisi di una grande quantità di dati, richiede che le persone diano il consenso al trattamento anonimo dei loro dati clinici. Un atto semplice, ma fondamentale per permettere ai ricercatori di sviluppare soluzioni innovative e salvare vite. Per questo c’è bisogno della collaborazione di tutti, sempre nel rispetto del panorama normativo vigente.

In Italia, la protezione dei dati personali è regolata dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), che stabilisce norme rigorose per la raccolta, il trattamento e la conservazione dei dati personali. Inoltre, l’AI Act dell’Unione Europea mira a garantire che l’uso dell’intelligenza artificiale sia sicuro e trasparente, promuovendo l’innovazione responsabile e proteggendo i diritti fondamentali dei cittadini. In futuro, però, sarà sempre più necessario che le banche dati in ambito medico, sulle quali lavorano gli algoritmi, siano diffuse in modo equo in tutto il pianeta.

“Uno dei grandi temi legati alla creazione degli algoritmi per l’AI in medicina è quello dei bias, i risultati distorti – spiega Guido Boella, Docente di Informatica e Vice-Rettore Vicario per le tematiche sull’intelligenza artificiale dell’Università di Torino, Dipartimento di Informatica e co-coordinatore del magazine sull’intelligenza artificiale MagIA.news –. A oggi, infatti, i sistemi allenati sui dati esistenti sono sbilanciati, perché lavorano su informazioni provenienti in grandissima parte da persone di etnia caucasica, prevalentemente maschi statunitensi possessori di assicurazioni sanitarie e quindi di un certo livello reddituale, oppure su dati di provenienza cinese e coreana. Questo significa che i sistemi di AI potrebbero funzionare meglio per alcune fasce della popolazione mondiale e meno su altre, e comunque non sarebbero efficienti per tutte le persone”.

Questo è solo uno dei temi etici sollevati dall’utilizzo dell’AI in campo medico, ma gli interrogativi aperti sono ancora molti. Chi sarà responsabile della scelta algoritmica, e cosa cambierà nel momento in cui sarà una macchina a determinare un matching donatore-paziente? Come si potrà garantire l’accesso equo alle nuove tecnologie, e regolare l’utilizzo dei data commons in nome della cosiddetta “freedom to learn”? Ed infine, come garantire che la diffusione di dati a scopo di ricerca non vada ad alimentare profitti economici privati? Per trovare alcune risposte, si stanno individuando a livello europeo aree di ricerca in cui non vengono applicati gli standard normativi tradizionali in tema di privacy e sia possibile accedere a più dati, sempre nella tutela delle persone. E la medicina dei trapianti potrebbe essere una di queste aree.

11 APRILE 2025, UNA GIORNATA PER PROMUOVERE LA DONAZIONE DI ORGANI, TESSUTI E CELLULE

Le donazioni di organi e tessuti in Italia sono in continua crescita: nel 2024 l’attività della Rete trapiantologica italiana ha registrato i numeri più alti mai realizzati sia per gli organi che per le cellule staminali emopoietiche. In particolare, lo scorso anno sono state 2.110 le donazioni (+2,7% sul 2023). Grazie a questi numeri è stato possibile realizzare ben 4.692 trapianti, 226 in più rispetto al 2023 (+5,1%).

Il tasso nazionale di donazione è salito a 30,2 donatori per milione di persone (pmp): è la prima volta che in Italia si supera quota 30, un livello che colloca il nostro Paese ai primi posti europei per donazioni di organi. Riguardo al Piemonte, il 2024 consolida l’andamento positivo: le donazioni hanno raggiunto il secondo miglior risultato di sempre (39,1 pmp) e hanno permesso di realizzare 496 trapianti. Ha anche portato in dote un traguardo prestigioso, che rappresenta un primato nazionale: 10.000 trapianti eseguiti presso l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, ospedale che si conferma al vertice di questa attività in Italia per la quarta volta negli ultimi cinque anni e che consente di definire Torino capitale dei trapianti.

In un quadro complessivamente molto positivo, resiste il nodo rappresentato dai tassi di opposizione al prelievo degli organi. È infatti in aumento il numero di persone che all’atto del rilascio della carta d’identità elettronica hanno scelto di registrare un “no” a un’eventuale donazione dopo la morte: in questo momento nel Sistema informativo trapianti sono presenti 21,4 milioni di dichiarazioni di volontà: 15 milioni di consensi e 6,4 milioni di opposizioni. Ecco perché, ancora oggi, è indispensabile rafforzare la cultura della donazione.

“La Giornata nazionale è un’occasione per ricordare ai cittadini che il trapianto è vita e che i trapianti sono possibili solo se ci sono i donatori – afferma Anna Guermani, Coordinatore Regionale delle donazioni e dei Prelievi di organi e tessuti del Piemonte e Valle d’Aosta – Ognuno di noi può manifestare la propria volontà in merito alla donazione dei propri organi al momento del rinnovo della carta di identità. La donazione avviene solamente dopo la diagnosi clinica di morte e il suo accertamento legale, nel pieno rispetto del corpo del donatore, in forma anonima e gratuita, per aiutare i pazienti in lista di attesa in base alle condizioni di urgenza e compatibilità. Informiamoci e decidiamo, ricordandoci che possiamo sempre cambiare posizione”.

Per sensibilizzare tutti i cittadini verso la donazione, in occasione della Giornata Nazionale della Donazione e Trapianto dell’11 aprile 2025, la Mole Antonelliana sarà illuminata di rosso con l’immagine del cuore impacchettato, nella notte tra l’11 e il 12 aprile.

 

Scarica il comunicato stampa: Comunicato stampa 9 aprile 2025

I numeri del Centro Regionale Trapianti di Piemonte e Valle d'Aosta nel 2024

I numeri del Centro Regionale Trapianti di Piemonte e Valle d’Aosta nel 2024

Il Centro Regionale Trapianti di Piemonte e Valle d’Aosta continua a mostrare risultati significativi nel campo delle donazioni e dei trapianti di organi e tessuti. Al 31 dicembre 2024, i dati raccolti evidenziano un trend positivo e un impegno costante nella promozione della donazione. È importante sottolineare che la media nazionale nel 2024 è stata di 30,3 donatori effettivi per milione di abitanti, mentre in Piemonte è stata del 39,3.

DONAZIONI E TRAPIANTI

Nel corso del 2024, sono stati eseguiti numerosi trapianti grazie alla generosità dei donatori. In particolare, sono stati effettuati:

  • 266 trapianti di rene
  • 179 trapianti di fegato
  • 33 trapianti di cuore
  • 22 trapianti di polmone

Inoltre, sono state trapiantate:

  • 647 cornee
  • 436 tessuti muscolo-scheletrici
  • 28 valvole e 3 segmenti vascolari

Infine, sono stati trapiantati:

  • 155 membrane amniotiche
  • 46.959 cm2 di cute

LISTA D’ATTESA

Al 31 dicembre 2024, le liste d’attesa per i trapianti nelle regioni di Piemonte e Valle d’Aosta mostrano un numero significativo di pazienti in attesa di un organo. In particolare, ci sono:

  • 621 persone in attesa di un rene, di cui 209 in lista attiva
  • 66 persone in attesa di un fegato, di cui 41 in lista attiva
  • 143 persone in attesa di un cuore, di cui 79 in lista attiva
  • 3 persone in attesa di un pancreas, di cui 1 in lista attiva
  • 73 persone in attesa di un polmone, di cui 44 in lista attiva

CONCLUSIONI

Il 2024 è stato un anno di grande impegno e risultati positivi per il Centro Regionale Trapianti di Piemonte e Valle d’Aosta. Grazie alla generosità dei donatori e al lavoro instancabile dei professionisti del settore, è stato possibile salvare molte vite e migliorare la qualità della vita di numerosi pazienti. Continuiamo a promuovere la cultura della donazione, affinché sempre più persone possano beneficiare di questo gesto di altruismo.

 

Desideri tutti i dati dettagliati? Qui puoi scaricare il report originale https://www.trapiantipiemonte.it/documenti/

25 marzo: un evento per il futuro dei trapianti – Torino celebra un traguardo storico

25 marzo: un evento per il futuro dei trapianti – Torino celebra un traguardo storico

Martedì 25 marzo 2025, presso l’Aula Magna Achille Mario Dogliotti del Presidio Molinette, si terrà l’evento “I 10.000 trapianti di organo della Città della Salute di Torino: tra sostenibilità e innovazione”. Un’occasione unica per riflettere sulle sfide e i successi della rete trapiantologica piemontese e italiana.

Fondazione DOT sarà protagonista con due importanti sessioni, coordinate dal Presidente Mauro Rinaldi e dalla Vice Presidente Ida Marina Raciti, che porteranno il loro contributo su temi cruciali per il futuro della donazione e dei trapianti.

Un anno da record per donazioni e trapianti

L’evento prevede quattro sessioni tematiche, con interventi di esperti nazionali e rappresentanti delle istituzioni. Tra i momenti più rilevanti:

🔹 Innovazione e tecnologia nei percorsi terapeutici e chirurgici dei trapianti, con la partecipazione di Mauro Rinaldi, Presidente di Fondazione DOT, che illustrerà le nuove tecnologie nella preservazione cardiaca e polmonare.
🔹 Modelli organizzativi per la sensibilizzazione al consenso alla donazione, una sessione coordinata da Ida Marina Raciti, Vice Presidente DOT, in cui si discuteranno strategie per favorire la cultura della donazione e rafforzare le partnership tra enti filantropici e associazioni del territorio.

🔹 Il paziente al centro: esperienze e prospettive, con testimonianze di pazienti, associazioni e professionisti sanitari. Tra i moderatori Mauro Rinaldi, Presidente di Fondazione DOT.

Un traguardo storico

L’evento celebra un primato assoluto: la Città della Salute e della Scienza di Torino è il primo ospedale italiano a raggiungere i 10.000 trapianti, grazie a un modello sanitario d’eccellenza che unisce innovazione, competenza e un’organizzazione all’avanguardia.

📅 Quando: Martedì 25 marzo 2025
📍 Dove: Aula Magna Achille Mario Dogliotti, Presidio Molinette, Torino

Fondazione DOT invita tutti i professionisti, operatori del settore e cittadini interessati a partecipare per approfondire il ruolo strategico della donazione e dei trapianti nel sistema sanitario.

Unisciti a noi per celebrare il futuro della medicina dei trapianti!

Programma convegno 10000 Trapianti 25-03-2025

 

Programma convegno 10000 Trapianti 25-03-2025 parte 2

 

Il Piemonte eccellenza nazionale nei trapianti: 10.000 interventi alla Città della Salute di Torino

Il Piemonte eccellenza nazionale nei trapianti: 10.000 interventi alla Città della Salute di Torino

Il 2024 ha segnato un anno straordinario per la donazione e il trapianto di organi in Piemonte, consolidando la regione come un punto di riferimento nazionale ed europeo. I dati, presentati il 25 febbraio 2025 durante la conferenza stampa presso la Città della Salute e della Scienza di Torino, mostrano risultati eccezionali, tra cui il traguardo storico dei 10.000 trapianti eseguiti nell’Azienda Ospedaliera Universitaria.

Un anno da record per donazioni e trapianti

Nel 2024, il Piemonte ha registrato il secondo miglior risultato di sempre per donazioni di organi, con 171 donatori effettivi (39,1 donatori per milione di popolazione – pmp). Questo valore supera la media nazionale, che ha raggiunto i 30,2 pmp, confermando la grande sensibilità dei cittadini piemontesi alla donazione. I trapianti effettuati sono stati 496, per un totale di 536 organi trapiantati, inclusi 6 trapianti combinati.

Il traguardo dei 10.000 trapianti eseguiti presso la Città della Salute di Torino rappresenta un primato nazionale, reso possibile grazie alla presenza di tutti i programmi di trapianto in un’unica struttura sanitaria, un modello unico nel Paese.

La crescita delle donazioni a cuore fermo

Un dato significativo riguarda la crescita delle donazioni a cuore fermo (DCD), con un aumento del 22% rispetto all’anno precedente. Questo tipo di donazione altamente complessa ha coinvolto ospedali come San Giovanni Bosco, Molinette, Maria Vittoria di Torino, oltre alle strutture di Alessandria, Cuneo, Novara e Rivoli.

Le donazioni di cornee sono aumentate del 16%, con 1.191 prelievi effettuati, coinvolgendo anche strutture sanitarie prive di rianimazione, reparti oncologici e hospice, sottolineando l’importanza della donazione di tessuti nel migliorare la qualità della vita di molti pazienti.

Focus sui trapianti: Torino capitale italiana

L’attività di trapianto ha visto la Città della Salute di Torino primeggiare con 449 interventi, di cui 440 presso l’ospedale Molinette e 9 presso l’Ospedale Pediatrico. Tra i numeri più rilevanti:

  • 179 trapianti di fegato, confermando il primato nazionale;
  • 219 trapianti di rene, il numero più alto in Italia;
  • 28 trapianti di cuore alle Molinette, di cui 6 da donatori a cuore fermo;
  • 22 trapianti di polmone;
  • 2 trapianti combinati cuore-fegato, una prima assoluta in Italia.

L’Ospedale Maggiore della Carità di Novara ha eseguito 47 trapianti di rene, contribuendo al secondo miglior risultato di sempre per la regione.

Il progetto “Una scelta in comune”

Nel 2024, il Piemonte ha completato l’adeguamento alla legge nazionale sulla registrazione delle volontà di donazione negli uffici anagrafe. Grazie al progetto “Una scelta in comune”, tutti i Comuni della regione hanno trasmesso almeno una dichiarazione di volontà al Sistema Informativo Trapianti, segnando un importante passo avanti nella sensibilizzazione alla donazione.

Le sfide future

Nonostante i traguardi raggiunti, restano ancora molti pazienti in attesa di un trapianto: al 31 dicembre 2024, 621 persone attendevano un rene, 66 un fegato, 143 un cuore e 73 un polmone. Il Piemonte continua a distinguersi anche per lo sviluppo di protocolli nazionali e internazionali sulla donazione e per l’innovazione nel settore trapiantologico.

Per celebrare il traguardo dei 10.000 trapianti, la Città della Salute di Torino organizzerà il 25 marzo un evento speciale dal titolo: “I 10.000 trapianti di organo della Città della Salute di Torino: tra sostenibilità e innovazione”.

Scopri di più sui trapianti in Piemonte guardando il video della conferenza stampa:

Intelligenza Artificiale, ingegneria e medicina: il progetto che rivoluziona i trapianti

Intelligenza Artificiale, ingegneria e medicina: il progetto che rivoluziona i trapianti

La Fondazione Donazione Organi e Trapianti (D.O.T.), in collaborazione con il Politecnico di Torino, ha dato vita a un progetto rivoluzionario che promette di trasformare il mondo dei trapianti. Guidato dai proff. Marco Deriu (Professore Ordinario del Politecnico di Torino), Diego Gallo (Professore Associato del Politecnico di Torino) e Cristina Bignardi (consigliera della Fondazione e Professoressa Ordinaria del Politecnico di Torino), il progetto combina competenze mediche e bioingegneristiche per affrontare alcune delle sfide più complesse del settore.

Obiettivi del Progetto

Questo progetto multidisciplinare mira a ottimizzare i processi di trapianto, intervenendo in tre aree chiave:

  • matching donatore-ricevente: sviluppo di sistemi di supporto decisionale per aumentare le probabilità di successo del trapianto.
  • conservazione e trasporto degli organi: miglioramento delle tecniche di perfusione e monitoraggio durante il trasporto.
  • formazione e ricerca: creazione di nuove competenze per affrontare le sfide future del settore.

Un progetto che parte dalle persone

Il primo passo concreto di questa iniziativa è stato l’apertura di una posizione nel corso di dottorato in Bioingegneria e Scienze medico-Chirurgiche, interamente dedicato al progetto. Dopo una rigorosa selezione, il bando è stato vinto da Alexandra Tsipourakis, giovane ingegnera con un background in ingegneria elettronica e informatica, e una forte motivazione per applicare la tecnologia al settore sanitario.

“Ho sempre desiderato usare le mie competenze per migliorare la vita delle persone, e questo progetto rappresenta l’occasione perfetta per farlo,” racconta Alexandra. “Sono entusiasta di far parte di un team così innovativo, che mette insieme ingegneri e medici per creare soluzioni concrete.”

Parte del tema di ricerca: Alexandra Tsipourakis, Cristina Bignardi, Diego Gallo

Parte del tema di ricerca: Alexandra Tsipourakis, Cristina Bignardi, Diego Gallo

L’intelligenza artificiale al servizio dei trapianti

Il cuore del progetto è lo sviluppo di modelli predittivi e strumenti avanzati basati sull’intelligenza artificiale (AI). Questi permetteranno di valutare rapidamente le variabili relative al donatore, all’organo e al ricevente, offrendo ai chirurghi strumenti per scegliere il protocollo più adatto in tempi ridotti.

Il prof. Diego Gallo, esperto in modellazione in ausilio alla pratica clinica, sottolinea:

“L’intelligenza artificiale e i modelli meccanicistici possono trasformare completamente il processo decisionale. Non si tratta di sostituire il chirurgo, ma di fornire strumenti migliori per prendere decisioni informate e personalizzate.”

Anche il prof. Marco Deriu, esperto di modelli predittivi, evidenzia l’innovatività dell’iniziativa:

“Questo progetto è un passo avanti nell’uso dei dati e delle simulazioni. Creare strumenti come i gemelli digitali significa non solo migliorare i trapianti oggi, ma creare un’eredità di conoscenze per il futuro.”

Partire dai dati: il focus sul fegato

Il team ha deciso di iniziare dal programma di trapianto di fegato, grazie alla collaborazione del prof. Renato Romagnoli (Direttore del Centro Trapianti di Fegato dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino) e della sua equipe. Primo passo della ricerca è la raccolta di dati, che saranno utilizzati per creare i cosiddetti “gemelli digitali,” simulazioni che replicano virtualmente il comportamento degli organi e permettono di ottimizzare i processi.

Un approccio multidisciplinare per il futuro

Il progetto coinvolge medici, ingegneri e ricercatori per sviluppare soluzioni avanzate basate sull’intelligenza artificiale. Inoltre, il progetto coinvolgerà i Centri di trapianto di rene, di cuore e di polmone, oltre al Centro Regionale Trapianti.

“Questo progetto rappresenta una vera rivoluzione,” aggiunge la prof.ssa Bignardi. “È un esempio unico di collaborazione tra discipline diverse, tutte focalizzate su un obiettivo comune: salvare vite e migliorare la qualità di vita dei pazienti trapiantati.”

Un impegno condiviso

Il progetto sfrutta l’eccellenza del sistema sanitario piemontese nella medicina dei trapianti e l’esperienza del Politecnico di Torino per creare soluzioni tecnologiche applicabili a livello globale. Con questa iniziativa, la Fondazione D.O.T. dimostra ancora una volta il suo impegno nel sostenere progetti che migliorano concretamente la vita delle persone, investendo nell’innovazione e nel futuro della medicina.

Un piccolo gesto per un grande impatto

Perché questa ricerca possa continuare, c’è bisogno della collaborazione di tutti. Dare il consenso al trattamento anonimo dei propri dati clinici è un atto semplice, ma fondamentale per permettere ai ricercatori di sviluppare soluzioni innovative e salvare vite.

Fai la differenza: rendi i tuoi dati disponibili alla ricerca.

Donazioni e trapianti: un 2024 da record per la rete italiana

Donazioni e trapianti: un 2024 da record per la rete italiana

Il 2024 è stato un anno straordinario per la rete trapiantologica italiana, che ha raggiunto risultati senza precedenti sia per le donazioni di organi che per quelle di cellule staminali emopoietiche. Durante un evento istituzionale, il Ministro della Salute Orazio Schillaci e il direttore del Centro Nazionale Trapianti Giuseppe Feltrin hanno presentato i dati, evidenziando l’importanza di un sistema in costante crescita e miglioramento.

Numeri senza precedenti per le donazioni e i trapianti

Nel 2024 sono state registrate 2.110 donazioni di organi effettive (+2,7% rispetto al 2023) su un totale di 3.192 segnalazioni (+3,2%), che hanno permesso di effettuare 4.692 trapianti, con un incremento del 5,1% rispetto all’anno precedente. Il tasso nazionale di donazione è salito a 30,2 donatori per milione di persone (pmp), superando per la prima volta quota 30 e posizionando l’Italia tra i paesi leader in Europa.

Tra gli organi trapiantati, il cuore (+13%) e il rene (+6,6%) hanno registrato le crescite più rilevanti. In totale, i trapianti di rene sono stati 2.393 (+149 rispetto al 2023), mentre quelli di cuore hanno raggiunto quota 418. Anche i trapianti di fegato hanno segnato un lieve aumento (+1,8%), mentre i trapianti di polmone hanno subito un leggero calo (174 contro 188 nel 2023).

Crescita esponenziale delle donazioni a cuore fermo

Un contributo significativo al miglioramento complessivo è arrivato dalle donazioni a cuore fermo (DCD, Donation After Cardiac Death), aumentate del 29,4% rispetto all’anno precedente. Queste donazioni hanno rappresentato il 13,2% del totale dei trapianti effettuati nel 2024, un dato che evidenzia il progresso tecnologico e organizzativo della rete trapiantologica italiana. I centri ospedalieri attivi in questa tipologia di donazione sono passati da 72 a 85, dimostrando una crescente capacità di risposta del sistema sanitario.

Donazioni di cellule staminali emopoietiche: un altro record

Il 2024 ha visto un incremento anche nelle donazioni e nei trapianti di cellule staminali emopoietiche. Le donazioni hanno raggiunto quota 410 (+2,8%), mentre i trapianti da donatori non consanguinei sono stati 1.095, il numero più alto mai registrato. Inoltre, il registro IBMDR ha superato per la prima volta il mezzo milione di donatori attivi, grazie all’iscrizione di 32.184 nuovi potenziali donatori tra i 18 e i 35 anni.

Sfide ancora aperte: le opposizioni alla donazione

Nonostante i risultati eccezionali, il 2024 ha evidenziato la persistenza di un problema cruciale: i tassi di opposizione alla donazione. Nelle rianimazioni, il tasso è sceso al 29,3% (rispetto al 30,3% del 2023), ma il numero di opposizioni espresse al momento del rilascio della carta d’identità elettronica è aumentato. Solo il 63,7% delle dichiarazioni di volontà raccolte nel 2024 ha registrato un consenso alla donazione, rispetto al 68,5% dell’anno precedente.

Per affrontare questa sfida, il Ministero della Salute e il Centro Nazionale Trapianti hanno pianificato nuove campagne di sensibilizzazione, con un focus sui giovani e sugli over 60, le categorie che mostrano la minore propensione alla donazione.

La strada verso il futuro

Il successo del 2024 dimostra la forza del sistema trapiantologico italiano, che continua a crescere grazie all’impegno di operatori sanitari, donatori e famiglie. Tuttavia, c’è ancora molto da fare per ridurre le opposizioni alla donazione e garantire che un numero sempre maggiore di vite possa essere salvato.

La Fondazione DOT si impegna a sostenere questa rete attraverso iniziative innovative e campagne di sensibilizzazione, promuovendo la cultura della donazione come atto di solidarietà e speranza.

Nuove speranze di vita grazie ai trapianti: le storie straordinarie dall'Ospedale Molinette di Torino

Nuove speranze di vita grazie ai trapianti: le storie straordinarie dall’Ospedale Molinette di Torino

L’inizio del nuovo anno ha portato con sé storie di speranza e solidarietà grazie all’eccellenza medica dell’Ospedale Molinette di Torino. Ecco tre straordinari esempi di come la donazione di organi possa salvare vite e regalare un futuro.

Un doppio trapianto di polmone per iniziare il 2025

Nella notte di Capodanno, un uomo di 61 anni ha ricevuto una seconda chance di vita grazie a un complesso doppio trapianto di polmone. L’intervento, reso necessario da una grave insufficienza respiratoria, è stato eseguito con successo dal team di chirurgia toracica delle Molinette. Questo straordinario intervento non solo ha cambiato il corso della vita del paziente, ma testimonia anche il valore inestimabile delle donazioni di organi e la capacità delle strutture sanitarie italiane di affrontare interventi complessi anche in periodi festivi.

Un padre dona parte del suo fegato per salvare la figlia

A pochi giorni dal Natale, un gesto di amore paterno ha salvato la vita di una bambina di 11 mesi affetta da una grave insufficienza epatica. Il padre, un uomo greco residente in Italia, ha donato parte del suo fegato alla figlia in un delicato intervento di trapianto. Questo gesto eroico e il lavoro del team medico hanno permesso alla bambina di affrontare una nuova fase della sua vita con speranza. Questa storia rappresenta un esempio concreto di come la donazione da vivente possa fare la differenza, soprattutto nei casi pediatrici.

Una bimba di 8 mesi salvata grazie al trapianto di un coetaneo

Infine, un altro miracolo è avvenuto con il trapianto di fegato che ha salvato la vita di una bambina di 8 mesi. La donazione è arrivata da un bimbo di soli 5 mesi, un gesto di immenso altruismo da parte della sua famiglia in un momento di grande dolore. Grazie a questa donazione, la piccola paziente, affetta da una grave malattia epatica, ha ricevuto una nuova possibilità di vita. Questo intervento è un simbolo di come anche nelle situazioni più difficili possa emergere la forza della solidarietà umana.

Il ruolo della Fondazione DOT

Queste storie di rinascita mettono in luce l’importanza cruciale della donazione di organi, un tema che la Fondazione Donazione e Trapianto promuove ogni giorno. Attraverso progetti come INDOOR, che punta sull’uso di droni per ottimizzare il trasporto di organi, la Fondazione continua a lavorare per rendere il sistema trapianti sempre più efficace e tempestivo.

Invitiamo tutti a riflettere sull’importanza della donazione di organi, un gesto che può trasformare la tragedia in speranza. Per contribuire e sostenere i nostri progetti, clicca DONA ORA online o fai un bonifico intestato a Fondazione D.O.T. Donazione Organi Trapianti Onlus

  • conto corrente bancario presso Intesa Sanpaolo Spa  IBAN:  IT78N0306909606100000153521
  • conto corrente bancario presso Unicredit Spa IBAN:  IT31U0200801107000105582389

Questo Natale, regala speranza: sostieni la ricerca per salvare vite.

Il progetto INDOOR: nuove prospettive per il trasporto di organi grazie alla tecnologia dei droni

Il progetto INDOOR: nuove prospettive per il trasporto di organi grazie alla tecnologia dei droni.

Il progetto INDOOR, promosso dalla Fondazione DOT in collaborazione con istituzioni e partner di eccellenza, continua a spingere i confini dell’innovazione nella logistica sanitaria. Xia Yu Qi, ingegnera aereospaziale, lavora al progetto presso il PIC4SeR – Politecnico di Torino Interdepartmental Centre for Service Robotics con una borsa di ricerca erogata da DOT grazie al sostegno del Centro Nazionale Trapianti (CNT). Il report scientifico dell’attività progettuale sviluppata grazie al contributo del CNT offre uno sguardo approfondito sui progressi raggiunti e sulle soluzioni tecniche sviluppate per rendere il trasporto di organi e materiale biologico tramite droni sempre più sicuro ed efficiente.

Il cuore del progetto: sicurezza e innovazione

INDOOR mira a rivoluzionare il trasporto di materiale biologico, riducendo i tempi critici per la donazione e aumentando la sicurezza e la tracciabilità del processo. Tra i risultati principali, spicca lo studio dello sviluppo di capsule intelligenti per preservare la temperatura, l’igiene e l’integrità degli organi trasportati.

Droni e vibrazioni: test e soluzioni tecniche

Un aspetto cruciale affrontato è stato l’impatto delle vibrazioni dei droni sul materiale trasportato. Utilizzando avanzate simulazioni con shaker e test reali, il team ha verificato che sangue e campioni biologici non subiscono alterazioni significative durante il volo. Questo è stato reso possibile grazie a capsule appositamente progettate con materiali smorzanti, come schiume poliuretaniche, e l’uso di sensori avanzati per monitorare le condizioni durante il trasporto.

Una nuova frontiera nella logistica sanitaria

I progressi documentati nella relazione di Xia Yu Qi non si limitano alla fase sperimentale: le soluzioni tecniche sviluppate sono infatti pronte per applicazioni pratiche nelle missioni dimostrative previste tra le strutture ospedaliere torinesi. Una prima dimostrazione si è avuta in occasione del volo di test effettuato il 1 ottobre 2024 (leggi l’articolo), quando il drone di Abzero, partner progettuale di INDOOR, ha trasportato dei campioni biologici dal CTO alle Molinette. L’integrazione con droni di ultima generazione e il rispetto delle normative europee pongono le basi per una trasformazione radicale della logistica sanitaria, non solo in Italia ma anche a livello internazionale.

Grazie all’impegno di tutti i partner coinvolti ed al sostegno del Centro Nazionale Trapianti, INDOOR dimostra come la tecnologia possa essere una risorsa fondamentale per salvare vite, ottimizzando i tempi e le risorse nel sistema dei trapianti.

 

SOSTIENI ORA INDOOR

Questo primo volo è solo l’inizio. Con il supporto di partner istituzionali e tecnici, siamo sulla strada giusta per rendere il trasporto di organi più veloce, sicuro ed efficiente. Ma per continuare a fare progressi, abbiamo bisogno del tuo aiuto.
Puoi sostenere la ricerca con una donazione: il tuo contributo aiuterà a fare ulteriori progressi.
Dona ora per far parte di questa importante innovazione.

 

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