Il progetto DOT Paquitop

Ancora pochi mesi e alle Molinette di Torino si potrà assistere ai primi test di un robot autonomo da affiancare al personale della Banca del Sangue. Ricordate? Ve ne abbiamo parlato. Si tratta di DOT Paquitop, una piattaforma per l’applicazione di robotica all’interno degli ospedali, sviluppata con il Politecnico di Torino nell’ambito dei progetti di ricerca di Fondazione DOT (Donazione Organi e Trapianti).

«Il progetto – spiega Luigi Tagliavini, Dottorando al secondo anno presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale dell’ateneo piemontese – è finalizzato alla realizzazione di un robot mobile su ruote in grado di fornire assistenza al personale delle strutture sanitarie, grazie ad una agile piattaforma e ad un braccio robotico capace di manipolare oggetti. Le applicazioni che attualmente stiamo sviluppando si inseriscono nell’ambito dell’assistenza di base al paziente, come portare acqua o dare informazioni utili durante la permanenza in ospedale, così da alleviare la pressione sul personale nell’eseguire questi semplici compiti.

La piattaforma robotica potrà effettuare anche altre operazioni facilmente automatizzabili, tra cui aumentare la frequenza di misurazione dei parametri vitali, stimolare attività riabilitative nel post-operatorio, effettuare un ulteriore controllo di corrispondenza tra la sacca di sangue e il paziente durante le trasfusioni oltre a quello eseguito dal personale sanitario, al fine di incrementare ulteriormente la sicurezza trasfusionale ». Tutte le informazioni cliniche o che attengono alla privacy del paziente vengono gestire e trattate direttamente sul dispositivo. In futuro, se l’azienda ospedaliera si doterà di altri strumenti robotici, si potrà sviluppare un’interfaccia per la gestione e la tutela delle informazioni che si integri con i sistemi informatici già presenti nella struttura.

Il progetto è in uno stadio abbastanza avanzato: «Siamo partiti da una piattaforma di nostra concezione nata per ambienti al chiuso – prosegue Tagliavini –adattandola alle esigenze dei pazienti che frequentano la Banca del Sangue per effettuare trasfusioni. In virtù della fondamentale importanza che la Banca del Sangue riveste nel “sistema trapianti”, è stata scelta questa struttura come prima applicazione per testare l’efficacia di utilizzo di questo tipo di tecnologie in ambito ospedaliero». Allo stato attuale la piattaforma è capace di muoversi autonomamente, evitare ostacoli in spazi circoscritti e di svolgere alcune piccole funzioni di manipolazione, quali l’avvicinamento di un tablet che svolge la funzione di interfaccia grafica.

Si stima che la piattaforma potrà essere testata all’interno dell’ospedale tra giugno e luglio. «Grazie a questa borsa di studio – dichiara il vincitore, Lorenzo Baglieri – e alla mia expertise posso essere di aiuto al mondo ospedaliero che ho scoperto essere estremamente complesso ed articolato e nel quale credo possano essere ben impiegate tecnologie robotiche come quella che stiamo sviluppando. Questa piattaforma non intende assolutamente sostituirsi alla risorsa umana, imprescindibile nel percorso di cura, ma potrà essere adottata per alleviare la pressione sugli operatori sanitari e migliorare l’assistenza ai pazienti.