25 marzo: un evento per il futuro dei trapianti – Torino celebra un traguardo storico

25 marzo: un evento per il futuro dei trapianti – Torino celebra un traguardo storico

Martedì 25 marzo 2025, presso l’Aula Magna Achille Mario Dogliotti del Presidio Molinette, si terrà l’evento “I 10.000 trapianti di organo della Città della Salute di Torino: tra sostenibilità e innovazione”. Un’occasione unica per riflettere sulle sfide e i successi della rete trapiantologica piemontese e italiana.

Fondazione DOT sarà protagonista con due importanti sessioni, coordinate dal Presidente Mauro Rinaldi e dalla Vice Presidente Ida Marina Raciti, che porteranno il loro contributo su temi cruciali per il futuro della donazione e dei trapianti.

Un anno da record per donazioni e trapianti

L’evento prevede quattro sessioni tematiche, con interventi di esperti nazionali e rappresentanti delle istituzioni. Tra i momenti più rilevanti:

🔹 Innovazione e tecnologia nei percorsi terapeutici e chirurgici dei trapianti, con la partecipazione di Mauro Rinaldi, Presidente di Fondazione DOT, che illustrerà le nuove tecnologie nella preservazione cardiaca e polmonare.
🔹 Modelli organizzativi per la sensibilizzazione al consenso alla donazione, una sessione coordinata da Ida Marina Raciti, Vice Presidente DOT, in cui si discuteranno strategie per favorire la cultura della donazione e rafforzare le partnership tra enti filantropici e associazioni del territorio.

🔹 Il paziente al centro: esperienze e prospettive, con testimonianze di pazienti, associazioni e professionisti sanitari. Tra i moderatori Mauro Rinaldi, Presidente di Fondazione DOT.

Un traguardo storico

L’evento celebra un primato assoluto: la Città della Salute e della Scienza di Torino è il primo ospedale italiano a raggiungere i 10.000 trapianti, grazie a un modello sanitario d’eccellenza che unisce innovazione, competenza e un’organizzazione all’avanguardia.

📅 Quando: Martedì 25 marzo 2025
📍 Dove: Aula Magna Achille Mario Dogliotti, Presidio Molinette, Torino

Fondazione DOT invita tutti i professionisti, operatori del settore e cittadini interessati a partecipare per approfondire il ruolo strategico della donazione e dei trapianti nel sistema sanitario.

Unisciti a noi per celebrare il futuro della medicina dei trapianti!

Programma convegno 10000 Trapianti 25-03-2025

 

Programma convegno 10000 Trapianti 25-03-2025 parte 2

 

Il Piemonte eccellenza nazionale nei trapianti: 10.000 interventi alla Città della Salute di Torino

Il Piemonte eccellenza nazionale nei trapianti: 10.000 interventi alla Città della Salute di Torino

Il 2024 ha segnato un anno straordinario per la donazione e il trapianto di organi in Piemonte, consolidando la regione come un punto di riferimento nazionale ed europeo. I dati, presentati il 25 febbraio 2025 durante la conferenza stampa presso la Città della Salute e della Scienza di Torino, mostrano risultati eccezionali, tra cui il traguardo storico dei 10.000 trapianti eseguiti nell’Azienda Ospedaliera Universitaria.

Un anno da record per donazioni e trapianti

Nel 2024, il Piemonte ha registrato il secondo miglior risultato di sempre per donazioni di organi, con 171 donatori effettivi (39,1 donatori per milione di popolazione – pmp). Questo valore supera la media nazionale, che ha raggiunto i 30,2 pmp, confermando la grande sensibilità dei cittadini piemontesi alla donazione. I trapianti effettuati sono stati 496, per un totale di 536 organi trapiantati, inclusi 6 trapianti combinati.

Il traguardo dei 10.000 trapianti eseguiti presso la Città della Salute di Torino rappresenta un primato nazionale, reso possibile grazie alla presenza di tutti i programmi di trapianto in un’unica struttura sanitaria, un modello unico nel Paese.

La crescita delle donazioni a cuore fermo

Un dato significativo riguarda la crescita delle donazioni a cuore fermo (DCD), con un aumento del 22% rispetto all’anno precedente. Questo tipo di donazione altamente complessa ha coinvolto ospedali come San Giovanni Bosco, Molinette, Maria Vittoria di Torino, oltre alle strutture di Alessandria, Cuneo, Novara e Rivoli.

Le donazioni di cornee sono aumentate del 16%, con 1.191 prelievi effettuati, coinvolgendo anche strutture sanitarie prive di rianimazione, reparti oncologici e hospice, sottolineando l’importanza della donazione di tessuti nel migliorare la qualità della vita di molti pazienti.

Focus sui trapianti: Torino capitale italiana

L’attività di trapianto ha visto la Città della Salute di Torino primeggiare con 449 interventi, di cui 440 presso l’ospedale Molinette e 9 presso l’Ospedale Pediatrico. Tra i numeri più rilevanti:

  • 179 trapianti di fegato, confermando il primato nazionale;
  • 219 trapianti di rene, il numero più alto in Italia;
  • 28 trapianti di cuore alle Molinette, di cui 6 da donatori a cuore fermo;
  • 22 trapianti di polmone;
  • 2 trapianti combinati cuore-fegato, una prima assoluta in Italia.

L’Ospedale Maggiore della Carità di Novara ha eseguito 47 trapianti di rene, contribuendo al secondo miglior risultato di sempre per la regione.

Il progetto “Una scelta in comune”

Nel 2024, il Piemonte ha completato l’adeguamento alla legge nazionale sulla registrazione delle volontà di donazione negli uffici anagrafe. Grazie al progetto “Una scelta in comune”, tutti i Comuni della regione hanno trasmesso almeno una dichiarazione di volontà al Sistema Informativo Trapianti, segnando un importante passo avanti nella sensibilizzazione alla donazione.

Le sfide future

Nonostante i traguardi raggiunti, restano ancora molti pazienti in attesa di un trapianto: al 31 dicembre 2024, 621 persone attendevano un rene, 66 un fegato, 143 un cuore e 73 un polmone. Il Piemonte continua a distinguersi anche per lo sviluppo di protocolli nazionali e internazionali sulla donazione e per l’innovazione nel settore trapiantologico.

Per celebrare il traguardo dei 10.000 trapianti, la Città della Salute di Torino organizzerà il 25 marzo un evento speciale dal titolo: “I 10.000 trapianti di organo della Città della Salute di Torino: tra sostenibilità e innovazione”.

Scopri di più sui trapianti in Piemonte guardando il video della conferenza stampa:

Intelligenza Artificiale, ingegneria e medicina: il progetto che rivoluziona i trapianti

Intelligenza Artificiale, ingegneria e medicina: il progetto che rivoluziona i trapianti

La Fondazione Donazione Organi e Trapianti (D.O.T.), in collaborazione con il Politecnico di Torino, ha dato vita a un progetto rivoluzionario che promette di trasformare il mondo dei trapianti. Guidato dai proff. Marco Deriu (Professore Ordinario del Politecnico di Torino), Diego Gallo (Professore Associato del Politecnico di Torino) e Cristina Bignardi (consigliera della Fondazione e Professoressa Ordinaria del Politecnico di Torino), il progetto combina competenze mediche e bioingegneristiche per affrontare alcune delle sfide più complesse del settore.

Obiettivi del Progetto

Questo progetto multidisciplinare mira a ottimizzare i processi di trapianto, intervenendo in tre aree chiave:

  • matching donatore-ricevente: sviluppo di sistemi di supporto decisionale per aumentare le probabilità di successo del trapianto.
  • conservazione e trasporto degli organi: miglioramento delle tecniche di perfusione e monitoraggio durante il trasporto.
  • formazione e ricerca: creazione di nuove competenze per affrontare le sfide future del settore.

Un progetto che parte dalle persone

Il primo passo concreto di questa iniziativa è stato l’apertura di una posizione nel corso di dottorato in Bioingegneria e Scienze medico-Chirurgiche, interamente dedicato al progetto. Dopo una rigorosa selezione, il bando è stato vinto da Alexandra Tsipourakis, giovane ingegnera con un background in ingegneria elettronica e informatica, e una forte motivazione per applicare la tecnologia al settore sanitario.

“Ho sempre desiderato usare le mie competenze per migliorare la vita delle persone, e questo progetto rappresenta l’occasione perfetta per farlo,” racconta Alexandra. “Sono entusiasta di far parte di un team così innovativo, che mette insieme ingegneri e medici per creare soluzioni concrete.”

Parte del tema di ricerca: Alexandra Tsipourakis, Cristina Bignardi, Diego Gallo

Parte del tema di ricerca: Alexandra Tsipourakis, Cristina Bignardi, Diego Gallo

L’intelligenza artificiale al servizio dei trapianti

Il cuore del progetto è lo sviluppo di modelli predittivi e strumenti avanzati basati sull’intelligenza artificiale (AI). Questi permetteranno di valutare rapidamente le variabili relative al donatore, all’organo e al ricevente, offrendo ai chirurghi strumenti per scegliere il protocollo più adatto in tempi ridotti.

Il prof. Diego Gallo, esperto in modellazione in ausilio alla pratica clinica, sottolinea:

“L’intelligenza artificiale e i modelli meccanicistici possono trasformare completamente il processo decisionale. Non si tratta di sostituire il chirurgo, ma di fornire strumenti migliori per prendere decisioni informate e personalizzate.”

Anche il prof. Marco Deriu, esperto di modelli predittivi, evidenzia l’innovatività dell’iniziativa:

“Questo progetto è un passo avanti nell’uso dei dati e delle simulazioni. Creare strumenti come i gemelli digitali significa non solo migliorare i trapianti oggi, ma creare un’eredità di conoscenze per il futuro.”

Partire dai dati: il focus sul fegato

Il team ha deciso di iniziare dal programma di trapianto di fegato, grazie alla collaborazione del prof. Renato Romagnoli (Direttore del Centro Trapianti di Fegato dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino) e della sua equipe. Primo passo della ricerca è la raccolta di dati, che saranno utilizzati per creare i cosiddetti “gemelli digitali,” simulazioni che replicano virtualmente il comportamento degli organi e permettono di ottimizzare i processi.

Un approccio multidisciplinare per il futuro

Il progetto coinvolge medici, ingegneri e ricercatori per sviluppare soluzioni avanzate basate sull’intelligenza artificiale. Inoltre, il progetto coinvolgerà i Centri di trapianto di rene, di cuore e di polmone, oltre al Centro Regionale Trapianti.

“Questo progetto rappresenta una vera rivoluzione,” aggiunge la prof.ssa Bignardi. “È un esempio unico di collaborazione tra discipline diverse, tutte focalizzate su un obiettivo comune: salvare vite e migliorare la qualità di vita dei pazienti trapiantati.”

Un impegno condiviso

Il progetto sfrutta l’eccellenza del sistema sanitario piemontese nella medicina dei trapianti e l’esperienza del Politecnico di Torino per creare soluzioni tecnologiche applicabili a livello globale. Con questa iniziativa, la Fondazione D.O.T. dimostra ancora una volta il suo impegno nel sostenere progetti che migliorano concretamente la vita delle persone, investendo nell’innovazione e nel futuro della medicina.

Un piccolo gesto per un grande impatto

Perché questa ricerca possa continuare, c’è bisogno della collaborazione di tutti. Dare il consenso al trattamento anonimo dei propri dati clinici è un atto semplice, ma fondamentale per permettere ai ricercatori di sviluppare soluzioni innovative e salvare vite.

Fai la differenza: rendi i tuoi dati disponibili alla ricerca.

Donazioni e trapianti: un 2024 da record per la rete italiana

Donazioni e trapianti: un 2024 da record per la rete italiana

Il 2024 è stato un anno straordinario per la rete trapiantologica italiana, che ha raggiunto risultati senza precedenti sia per le donazioni di organi che per quelle di cellule staminali emopoietiche. Durante un evento istituzionale, il Ministro della Salute Orazio Schillaci e il direttore del Centro Nazionale Trapianti Giuseppe Feltrin hanno presentato i dati, evidenziando l’importanza di un sistema in costante crescita e miglioramento.

Numeri senza precedenti per le donazioni e i trapianti

Nel 2024 sono state registrate 2.110 donazioni di organi effettive (+2,7% rispetto al 2023) su un totale di 3.192 segnalazioni (+3,2%), che hanno permesso di effettuare 4.692 trapianti, con un incremento del 5,1% rispetto all’anno precedente. Il tasso nazionale di donazione è salito a 30,2 donatori per milione di persone (pmp), superando per la prima volta quota 30 e posizionando l’Italia tra i paesi leader in Europa.

Tra gli organi trapiantati, il cuore (+13%) e il rene (+6,6%) hanno registrato le crescite più rilevanti. In totale, i trapianti di rene sono stati 2.393 (+149 rispetto al 2023), mentre quelli di cuore hanno raggiunto quota 418. Anche i trapianti di fegato hanno segnato un lieve aumento (+1,8%), mentre i trapianti di polmone hanno subito un leggero calo (174 contro 188 nel 2023).

Crescita esponenziale delle donazioni a cuore fermo

Un contributo significativo al miglioramento complessivo è arrivato dalle donazioni a cuore fermo (DCD, Donation After Cardiac Death), aumentate del 29,4% rispetto all’anno precedente. Queste donazioni hanno rappresentato il 13,2% del totale dei trapianti effettuati nel 2024, un dato che evidenzia il progresso tecnologico e organizzativo della rete trapiantologica italiana. I centri ospedalieri attivi in questa tipologia di donazione sono passati da 72 a 85, dimostrando una crescente capacità di risposta del sistema sanitario.

Donazioni di cellule staminali emopoietiche: un altro record

Il 2024 ha visto un incremento anche nelle donazioni e nei trapianti di cellule staminali emopoietiche. Le donazioni hanno raggiunto quota 410 (+2,8%), mentre i trapianti da donatori non consanguinei sono stati 1.095, il numero più alto mai registrato. Inoltre, il registro IBMDR ha superato per la prima volta il mezzo milione di donatori attivi, grazie all’iscrizione di 32.184 nuovi potenziali donatori tra i 18 e i 35 anni.

Sfide ancora aperte: le opposizioni alla donazione

Nonostante i risultati eccezionali, il 2024 ha evidenziato la persistenza di un problema cruciale: i tassi di opposizione alla donazione. Nelle rianimazioni, il tasso è sceso al 29,3% (rispetto al 30,3% del 2023), ma il numero di opposizioni espresse al momento del rilascio della carta d’identità elettronica è aumentato. Solo il 63,7% delle dichiarazioni di volontà raccolte nel 2024 ha registrato un consenso alla donazione, rispetto al 68,5% dell’anno precedente.

Per affrontare questa sfida, il Ministero della Salute e il Centro Nazionale Trapianti hanno pianificato nuove campagne di sensibilizzazione, con un focus sui giovani e sugli over 60, le categorie che mostrano la minore propensione alla donazione.

La strada verso il futuro

Il successo del 2024 dimostra la forza del sistema trapiantologico italiano, che continua a crescere grazie all’impegno di operatori sanitari, donatori e famiglie. Tuttavia, c’è ancora molto da fare per ridurre le opposizioni alla donazione e garantire che un numero sempre maggiore di vite possa essere salvato.

La Fondazione DOT si impegna a sostenere questa rete attraverso iniziative innovative e campagne di sensibilizzazione, promuovendo la cultura della donazione come atto di solidarietà e speranza.

Nuove speranze di vita grazie ai trapianti: le storie straordinarie dall'Ospedale Molinette di Torino

Nuove speranze di vita grazie ai trapianti: le storie straordinarie dall’Ospedale Molinette di Torino

L’inizio del nuovo anno ha portato con sé storie di speranza e solidarietà grazie all’eccellenza medica dell’Ospedale Molinette di Torino. Ecco tre straordinari esempi di come la donazione di organi possa salvare vite e regalare un futuro.

Un doppio trapianto di polmone per iniziare il 2025

Nella notte di Capodanno, un uomo di 61 anni ha ricevuto una seconda chance di vita grazie a un complesso doppio trapianto di polmone. L’intervento, reso necessario da una grave insufficienza respiratoria, è stato eseguito con successo dal team di chirurgia toracica delle Molinette. Questo straordinario intervento non solo ha cambiato il corso della vita del paziente, ma testimonia anche il valore inestimabile delle donazioni di organi e la capacità delle strutture sanitarie italiane di affrontare interventi complessi anche in periodi festivi.

Un padre dona parte del suo fegato per salvare la figlia

A pochi giorni dal Natale, un gesto di amore paterno ha salvato la vita di una bambina di 11 mesi affetta da una grave insufficienza epatica. Il padre, un uomo greco residente in Italia, ha donato parte del suo fegato alla figlia in un delicato intervento di trapianto. Questo gesto eroico e il lavoro del team medico hanno permesso alla bambina di affrontare una nuova fase della sua vita con speranza. Questa storia rappresenta un esempio concreto di come la donazione da vivente possa fare la differenza, soprattutto nei casi pediatrici.

Una bimba di 8 mesi salvata grazie al trapianto di un coetaneo

Infine, un altro miracolo è avvenuto con il trapianto di fegato che ha salvato la vita di una bambina di 8 mesi. La donazione è arrivata da un bimbo di soli 5 mesi, un gesto di immenso altruismo da parte della sua famiglia in un momento di grande dolore. Grazie a questa donazione, la piccola paziente, affetta da una grave malattia epatica, ha ricevuto una nuova possibilità di vita. Questo intervento è un simbolo di come anche nelle situazioni più difficili possa emergere la forza della solidarietà umana.

Il ruolo della Fondazione DOT

Queste storie di rinascita mettono in luce l’importanza cruciale della donazione di organi, un tema che la Fondazione Donazione e Trapianto promuove ogni giorno. Attraverso progetti come INDOOR, che punta sull’uso di droni per ottimizzare il trasporto di organi, la Fondazione continua a lavorare per rendere il sistema trapianti sempre più efficace e tempestivo.

Invitiamo tutti a riflettere sull’importanza della donazione di organi, un gesto che può trasformare la tragedia in speranza. Per contribuire e sostenere i nostri progetti, clicca DONA ORA online o fai un bonifico intestato a Fondazione D.O.T. Donazione Organi Trapianti Onlus

  • conto corrente bancario presso Intesa Sanpaolo Spa  IBAN:  IT78N0306909606100000153521
  • conto corrente bancario presso Unicredit Spa IBAN:  IT31U0200801107000105582389

Questo Natale, regala speranza: sostieni la ricerca per salvare vite.

Il progetto INDOOR: nuove prospettive per il trasporto di organi grazie alla tecnologia dei droni

Il progetto INDOOR: nuove prospettive per il trasporto di organi grazie alla tecnologia dei droni.

Il progetto INDOOR, promosso dalla Fondazione DOT in collaborazione con istituzioni e partner di eccellenza, continua a spingere i confini dell’innovazione nella logistica sanitaria. Xia Yu Qi, ingegnera aereospaziale, lavora al progetto presso il PIC4SeR – Politecnico di Torino Interdepartmental Centre for Service Robotics con una borsa di ricerca erogata da DOT grazie al sostegno del Centro Nazionale Trapianti (CNT). Il report scientifico dell’attività progettuale sviluppata grazie al contributo del CNT offre uno sguardo approfondito sui progressi raggiunti e sulle soluzioni tecniche sviluppate per rendere il trasporto di organi e materiale biologico tramite droni sempre più sicuro ed efficiente.

Il cuore del progetto: sicurezza e innovazione

INDOOR mira a rivoluzionare il trasporto di materiale biologico, riducendo i tempi critici per la donazione e aumentando la sicurezza e la tracciabilità del processo. Tra i risultati principali, spicca lo studio dello sviluppo di capsule intelligenti per preservare la temperatura, l’igiene e l’integrità degli organi trasportati.

Droni e vibrazioni: test e soluzioni tecniche

Un aspetto cruciale affrontato è stato l’impatto delle vibrazioni dei droni sul materiale trasportato. Utilizzando avanzate simulazioni con shaker e test reali, il team ha verificato che sangue e campioni biologici non subiscono alterazioni significative durante il volo. Questo è stato reso possibile grazie a capsule appositamente progettate con materiali smorzanti, come schiume poliuretaniche, e l’uso di sensori avanzati per monitorare le condizioni durante il trasporto.

Una nuova frontiera nella logistica sanitaria

I progressi documentati nella relazione di Xia Yu Qi non si limitano alla fase sperimentale: le soluzioni tecniche sviluppate sono infatti pronte per applicazioni pratiche nelle missioni dimostrative previste tra le strutture ospedaliere torinesi. Una prima dimostrazione si è avuta in occasione del volo di test effettuato il 1 ottobre 2024 (leggi l’articolo), quando il drone di Abzero, partner progettuale di INDOOR, ha trasportato dei campioni biologici dal CTO alle Molinette. L’integrazione con droni di ultima generazione e il rispetto delle normative europee pongono le basi per una trasformazione radicale della logistica sanitaria, non solo in Italia ma anche a livello internazionale.

Grazie all’impegno di tutti i partner coinvolti ed al sostegno del Centro Nazionale Trapianti, INDOOR dimostra come la tecnologia possa essere una risorsa fondamentale per salvare vite, ottimizzando i tempi e le risorse nel sistema dei trapianti.

 

SOSTIENI ORA INDOOR

Questo primo volo è solo l’inizio. Con il supporto di partner istituzionali e tecnici, siamo sulla strada giusta per rendere il trasporto di organi più veloce, sicuro ed efficiente. Ma per continuare a fare progressi, abbiamo bisogno del tuo aiuto.
Puoi sostenere la ricerca con una donazione: il tuo contributo aiuterà a fare ulteriori progressi.
Dona ora per far parte di questa importante innovazione.

 

DONA ORA online o fai un bonifico intestato a Fondazione D.O.T. Donazione Organi Trapianti Onlus

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Nuova prospettiva sul primo trapianto di blocco cuore-fegato in Italia: intervista al Prof. Renato Romagnoli

Nuova prospettiva sul primo trapianto di blocco cuore-fegato in Italia: intervista al Prof. Renato Romagnoli.

L’ospedale Molinette di Torino è stato teatro di un evento storico lo scorso settembre: il primo trapianto combinato di cuore e fegato in blocco mai eseguito in Italia. Dopo aver ascoltato il punto di vista del cardiochirurgo, Prof. Boffini, questa volta abbiamo intervistato il Prof. Renato Romagnoli, Direttore del Centro Trapianto di Fegato, che ci ha raccontato l’importanza della collaborazione tra equipe e le peculiarità di questo intervento.

Un intervento complesso che richiede sinergia perfetta.

Il successo di questo intervento è stato possibile grazie a una collaborazione impeccabile tra le equipe mediche. Gli organi sono stati prelevati in blocco, mantenendo l’unità della vena cava, e questo ha richiesto una sincronizzazione perfetta tra la fase di prelievo e quella di trapianto.

spiega il Prof. Romagnoli. Durante l’operazione, due squadre hanno lavorato contemporaneamente: una si è occupata del torace per il cuore, l’altra dell’addome per il fegato.

Lo spazio operativo era limitato, ma l’intesa tra le equipe è stata determinante per collegare i vasi di entrambi gli organi e assicurare la loro funzionalità simultanea.

aggiunge il professore.

L’importanza del trapianto in blocco

La scelta di trapiantare cuore e fegato insieme ha avuto una valenza sia tecnica che immunologica.

Dal punto di vista tecnico, il trapianto simultaneo era necessario per le particolari condizioni anatomiche e cliniche della paziente.

spiega il Prof. Romagnoli. Inoltre, esperienze internazionali, come quelle condotte a Stanford, indicano che l’impianto combinato riduce il rischio di rigetto del cuore, grazie alla protezione immunologica offerta dal fegato dello stesso donatore.

Un passo avanti per la medicina dei trapianti

Questo intervento rappresenta non solo un traguardo tecnico, ma anche un contributo al progresso scientifico:

Abbiamo unito esigenze tecniche ad evidenze scientifiche internazionali, dimostrando come l’eccellenza italiana possa integrarsi nel panorama globale della medicina dei trapianti

conclude il Prof. Romagnoli.

Con interventi come questo, l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino conferma il suo ruolo di avanguardia nel campo della chirurgia trapiantologica, offrendo nuove speranze a pazienti con condizioni mediche estremamente critiche.

 

Un trapianto complesso e unico per salvare una bambina di sette mesi: intervista al Prof. Renato Romagnoli

Un trapianto complesso e unico per salvare una bambina di sette mesi: intervista al Prof. Renato Romagnoli.

Nelle scorse settimane, presso l’Ospedale Molinette di Torino, un intervento eccezionale ha dato una nuova speranza a una bambina di appena sette mesi, gravemente malata e con poche settimane di vita. Il Prof. Renato Romagnoli, Direttore del Centro Trapianto di Fegato delle Molinette, di cui è inoltre Direttore del Dipartimento Trapianti, ha eseguito il trapianto di una parte di fegato pediatrico con autotrapianto di vena porta; ci ha raccontato le sfide di questa operazione e i successi ottenuti grazie a una tecnica innovativa.

Quali sono state le maggiori difficoltà dell’intervento?

Il Prof. Romagnoli descrive la complessità dell’intervento, reso ancora più impegnativo dalla condizione della piccola paziente:

La bambina pesava sei chili. A causa di un grave scompenso epatico, si era accumulato nell’addome quasi un litro di liquido. Il suo peso reale era quindi di appena cinque chili e le sue condizioni cliniche erano molto gravi, con livelli di bilirubina estremamente elevati e altri indicatori critici. In queste condizioni, le prospettive di sopravvivenza erano limitate a poche settimane o giorni.

Fortunatamente, si è reso disponibile l’organo di un donatore pediatrico, il cui fegato è stato utilizzato sia per la bambina sia per un altro paziente giovane ricoverato presso l’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Un aspetto peculiare di questo intervento è stata la necessità di ricostruire la vena porta della bambina, che non era più funzionale. Per ottenere il miglior risultato possibile, si è deciso di utilizzare un segmento della  vena giugulare della bambina come rimpiazzo,  scelta che ha richiesto grande precisione e che ha consentito di garantire un flusso sanguigno adeguato al fegato trapiantato.

Come sta ora la bambina?

A distanza di qualche settimana, la piccola è già a casa e sta recuperando in modo sorprendente.

La bambina è stata dimessa con valori di bilirubina normalizzati, un segno di ripresa della funzionalità del fegato eccezionale

ci ha riferito il Prof. Romagnoli, che sottolinea come questo intervento abbia realmente dimostrato il valore del trapianto di fegato come organo salvavita, anche in condizioni così critiche.

La tecnica adottata: una soluzione salvavita con autotrapianto

Il Prof. Romagnoli ha operato su pazienti molto piccoli in passato, ma in questo caso, la sfida maggiore è stata trovare un organo compatibile e adeguato alle dimensioni del corpo della bambina.

La necessità di disporre di un fegato che potesse entrare nell’addome di una paziente così piccola, senza comprimerne gli organi, è stata cruciale. L’organo disponibile si è rivelato perfetto sia in termini di dimensioni sia di funzionalità, un vero intervento al momento giusto.

Il trapianto come ponte tra famiglie: dalla tragedia alla speranza

Il dono di un organo nasce sempre da una tragedia familiare, ma consente a una nuova vita di fiorire in un’altra famiglia. È un ponte di speranza tra chi dona e chi riceve, un legame prezioso che ha dato a questa bambina una possibilità di vita.

ha concluso il Prof. Romagnoli, ricordando l’importanza del supporto alla donazione di organi.

Questo intervento segna un ulteriore passo avanti per la chirurgia nel trapianto di fegato pediatrico in Italia e rappresenta un simbolo di come la collaborazione e l’innovazione in medicina possano superare sfide apparentemente insormontabili.

 

I numeri del Centro Regionale Trapianti di Piemonte e Valle d’Aosta al terzo trimestre 2024

I numeri del Centro Regionale Trapianti di Piemonte e Valle d’Aosta al terzo trimestre 2024

I dati al terzo trimestre del 2024pubblicati dal Centro Regionale Trapianti del Piemonte e Valle d’Aosta mostrano un volume di attività significativo sul fronte delle donazioni e dei trapianti di organi. Di seguito, un aggiornamento sui principali indicatori di attività.

DONATORI E TRAPIANTI DI ORGANI

Nel periodo considerato, sono stati segnalati 208 potenziali donatori, con una percentuale di donatori effettivi pari a 36,2 P.M.P. (per milione di popolazione). Di questi, 119 donatori sono stati utilizzati, con un tasso di opposizione al prelievo del 31,3%.

 

dati nazionali sett 2024 donatori sett 24

DATI SUI TRAPIANTI

  • Rene: 188 trapianti
  • Fegato: 125 trapianti
  • Cuore: 26 trapianti
  • Polmone: 16 trapianti

dati cuore polmone sett 24 trapianti rene fegato sett 24

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questi interventi includono sia trapianti combinati che donazioni da vivente, a testimonianza del costante impegno e delle risorse dedicate al miglioramento della salute pubblica attraverso l’attività trapiantologica.

TRAPIANTI DI TESSUTI

Il Centro ha anche registrato un’attività significativa per quanto riguarda i trapianti di tessuti:

  • Cornee: 1695 prelevate e 481 trapiantate.
  • Cute: 10 prelievi eseguiti, per un totale di 5.048 cm² di cute prelevata e 31.454 cm² innestata in 53 trapianti.
  • Tessuto muscolo-scheletrico: 12 prelievi da donatori viventi e 12 da donatori deceduti, per un totale di 242 trapianti eseguiti.
  • Trapianti di valvole e vasi: sono stati eseguiti 41 prelievi di valvole e un trapianto di segmenti vascolari, con un totale di 24 trapianti di valvole effettuati.
  • Membrane amniotiche: sono stati eseguiti 22 prelievi e 111 innesti di membrane, contribuendo all’ampio spettro di interventi trapiantologici per il miglioramento della salute e del benessere dei pazienti.

tessuti SETT 24 cute e membrane amniotiche sett 24 vasi e valvole sett 24

 

 

 

 

 

 

 

 

LISTA D’ATTESA

Al 30 settembre 2024, i numeri dei pazienti  in lista di attesa attiva sono:

  • Rene: 225 pazienti
  • Cuore: 66 pazienti
  • Fegato: 53 pazienti
  • Polmone: 40 pazienti
  • Pancreas: 3 pazienti
  • Cornea: 272 pazienti

lista attesa sett 24 lista attesa attiva sett 24

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questi numeri sottolineano l’importanza continua delle donazioni, poiché molti pazienti rimangono in attesa di un intervento che potrebbe migliorare o salvare la loro vita.

CONCLUSIONE

L’impegno del Centro Regionale Trapianti del Piemonte e Valle d’Aosta continua a contribuire in modo significativo alla rete nazionale dei trapianti. Grazie ai progressi nelle tecniche trapiantologiche e al supporto di personale sanitario altamente qualificato, il CRT e la rete di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule offrono ai pazienti una speranza concreta di miglioramento della qualità della vita.

 

Desideri tutti i dati dettagliati? Qui puoi scaricare il report originale https://www.trapiantipiemonte.it/documenti/